M@zz
giovedì 15 gennaio 2009
Riassunto di... Appunti di un lettore professionista: la maledizione (letteraria) di Casole
mercoledì 14 gennaio 2009
L'equazione che rappresenta la complessità del "Bel Paese": l'Iperbole
Mi fanno notare che sono troppo "complesso"...allora scendo proprio "terra terra" e metto un po' di "tette e culi"...ma a modo mio.
Quella sotto è una mia creazione...vi spiego perchè dovreste ridere...ci vorrà un po' di tempo per farla uscire...aspettate, aspettate
L'effetto comico dovrebbe nascere dall'ambiguità del termine "IPERBOLE" che rappresenta:
- Una curva definita dall'equazione Ax2 + Bxy + Cy2 + Dx + Ey + F = 0
- Una figura retorica che consiste nell'esagerazione della realtà.
Trattiamo il punto 1
Ora...nell'immagine sottostante ritroviamo i termini dell'equazione:
Poniamo Ax2 ="Grande Fratello"; Bxy= "tette grosse"; Cy2="uccello duro"; Dx + Ey + F= "Presidente nano"
Ovviamente il tutto è uguale a zero...appunto: crescita PIL=0.
Trattiamo ora il punto 2
Ovviamente tutti i termini dell'addizione rappresentano a loro volta delle iperboli...delle esagerazioni della realtà (che la realtà sarebbe un'altra).
In conclusione, i due piani di significazione che si intrecciano, si chiamano, si rimandano, ...ma a me non fanno ridere...ed a voi?
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M@zz |
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martedì 13 gennaio 2009
Foto esclusive. Neve a Milano...spazzatura a Napoli: Strane coincidenze
Ormai…c’ho la Musa…la Musa “pop-epifanica” la invoco, faccio un giro e l’ispirazione viene facile facile.
Invocazione:
Cantami o Nico…
Già, ma il giretto come lo faccio che i marciapiedi sono tutti ghiacciati?
Ecco, per l'appunto…parliamo della neve a Milano…grazie Nico!
Milano vicino all'Europa
Milano che banche che cambi
Milano gambe aperte
Milano che ride e si diverte
Milano a teatro
un ole' da torero
Milano che quando piange
piange davvero"
Lucio Dalla "Milano"
Premessa metodologica Se è vero (e forse lo è) che in questo blog si parla di complessità (bisogna comunque uscire fuori tema…altrimenti che complessità è?) si deve necessariamente trattare l’argomento “gestione della cosa pubblica”. Il capitale sociale è una forma di autorità diffusa che genera fiducia, che porta, ad esempio, ad essere orgogliosi di pagare le tasse (che contribuiscono al benessere comune) e non orgogliosi di non averle pagate (…che fesso…tu le paghi?) Tralasciando l’analisi storica e sociale che potrebbe spiegare il deficit di “capitale sociale” nella penisola italica, e tralasciando il fatto che, anche le varie “mafie” fondano la loro esistenza sulla presenza di un capitale sociale “deviato”… veniamo a Milano…alla neve…al ghiaccio…alle cadute ed…ai piedi bagnati. In questa Milano che piange per il passato Natale, in questa Milano , ad una settimana di distanza dalla nevicata dell’Epifania, in questa Milano, ritroviamo, come a Napoli, l’assenza di “capitale sociale”. Mucchi di monnezza, La riflessione conclusiva A me ricorda tanto l’atteggiamento di quelli che si comprano la “mercedes” da centoventimila euro e poi chiedono il sussidio comunale per comprare i libri di scuola per i figli, quelli che…comprano il "quaranta pollici schermo piatto" e poi, vanno a mangiare dai suoceri ! Insomma Milano-Napoli uno a uno?????
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venerdì 5 dicembre 2008
La maledizione (letteraria) di Casole: appunti di un lettore professionista
Tuttavia…la forma della sostanza che ho nel cervello è quella che mi accingo a proporvi…prendere o lasciare. Obiettivo
Aspettate...aspettate, prima dobbiamo parlare delle coincidenze!
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…ma attenti a quello che scrivete…poeti!
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mercoledì 26 novembre 2008
Come funziona facebook?
Chi sono io secondo facebook Questa è la storia della Tecnologia che insegue la Poesia mentre la Filosofia sta a guardare. | |||
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Invece non è così, la rete (la tecnologia), elabora le informazioni che noi le diamo, le mastica, le digerisce e ce le risputa in faccia dicendoci "Ecco chi sei, ecco chi sei veramente, questo sei stato nel passato, queste sono le scelte che hai fatto e questo è quello che sei diventato!". Insomma quando Faceebook mi ha chiesto “Qual è la tua citazione preferita”, io, spinto dagli avvenimenti del momento (eravamo poco prima delle scorse elezioni in piena campagna anti rom-romeno-zingaro), c'ho appiccicato questa citazione che vi riporto: | |||
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(...e qui si rischia di cadere nel postmodernismo alla Eco, andrebbe fatta una precisazione: il testo sopra, non è affatto di Brecht ma di tal pastore Martin Niemöller (1892-1984) ... andate a leggervi delle sue vicende) A quel punto mi sono messo a fare degli esperimenti. Ho provato a scrivere "zingari": sono il primo umano della lista (dopo 3 gruppi del tipo "fuori gli zingari dall'italia"). | |||
Ho addirittura pensato di poter essere un possibile candidato alla presidenza del consiglio: una reale alternativa alla proposta politica delle destre. In fondo ... | |||
M@zz |
giovedì 6 dicembre 2007
Mi spiego: il "manifesto"
Se Ulisse fosse un contemporaneo, di cosa si interesserebbe? Cosa leggerebbe? Cosa scriverebbe? Come scriverebbe?
Ci sarebbe un problemino: Ulisse non basta. Al personaggio di Ulisse manca il concetto di “tempo storico”: non poteva avere coscienza del concetto di “progresso”. Continuando a utilizzare il passato per guardare al futuro, un altro personaggio utile è sicuramente Petrarca. Nel poema epico, scritto in latino, "Africa", Petrarca, inserisce, per la prima volta nella storia, il concetto di "progresso" contrapponendo l'oscurità del medioevo alla certezza di un luminoso futuro. Probabilmente noi, uomini del XXI secolo, abbiamo in comune con Petrarca il tormento di vivere in un'epoca di transizione in cui, abbiamo un linguaggio "vecchio" (per Petrarca era il latino) che siamo ancora obbligati ad utilizzare per descrivere un mondo nuovo. Adesso c'è tutto...forse! Libri, librai, librerie, lettori, lettura... Infine confesso : il blog "Polpi e Volpi", nasce dall'esigenza di trovare persone che mi possano consigliare delle "buone letture"... Technorati Tag: Ulisse,Petrarca,Pirsig,moderno,postmoderno,libri librai,librerie,lettori,lettura,Massimo Albanese |